28 MAGGIO 1950
Questa è la data scritta sul pavimento del salone d’entrata dell’Istituto Mamma Bella che ricorda la prima pietra di quella costruzione lungamente sognata dalla famiglia Calabrese.
Il giorno dell’inaugurazione, avvenuta tre anni dopo la deposizione della prima pietra, è una grande festa per la comunità di Campi Salentina: oltre a tanti cittadini furono presenti molte autorità civili e religiose e tutti si stringono attorno alla figura del dottor Salvatore Calabrese che, aveva perduto tre figli, ha deciso di dedicare tutto se stesso e i suoi beni alla realizzazione di una grandiosa opera umanitaria che potesse accogliere l’infanzia meno fortunata.
29 novembre 1953 – Campi Salentina
Le Calasanziane, madre Assuntina, suor Clorinda, suor Carmelina e suor Calista sono accompagnate dalla madre Vicaria Luigina Fiorini. Alla stazione sono in attesa il dottor Calabrese e lo Scolopo Padre Calaprice. Con tre macchine si parte per Campi Salentina; all’arrivo le suore si recano in parrocchia affinché possano essere presentate alla comunità parrocchiale.
E’ il giorno degli emigranti, e le suore commosse ma serene rivolgono la loro preghiera alla Madonna.
30 NOVEMBRE 1953 – Di fronte alla realtà
La vera sorpresa arriva la mattina alla luce del sole quando le suore possono rendersi conto di quale sia realmente la situazione: manca l’acqua, manca la cucina, manca la luce, manca praticamente tutto! Una suora ricorda che al capo viaggio del Ministero della Marina, che aveva portato del materiale a Campi Salentina, aveva chiesto: Come è Mamma Bella?, e questi aveva risposto: un bel cavolo in mezzo a un campo. E aveva proprio ragione!
03 DICEMBRE 1953 – Ritorno a Roma
08 DICEMBRE 1953 – Festa dell’Immacolata
Oggi Padre Rossetti celebra la prima Santa Messa a Mamma Bella, ma le suore sono sole e tristi: è la prima festa che trascorrono lontane da casa. Non bisogna fermarsi, però, e incomincia la frenesia di vedere tutto a posto. Si rovista tra gli scatoloni e i bauli mandati da Roma e si riordina la biancheria.
APRILE 1954 – I giorni passano
Dopo quasi quattro mesi di permanenza e di lavoro continuo e costante, le suore sono più felici e più serene. Hanno verniciato da sole le porte e messo i vetri, l’impianto elettrico va avanti grazie alla collaborazione di alcuni operai del paese. Intanto si cerca di allestire una scuola per le bambine ospiti, in modo che tutto possa essere pronto per l’arrivo del nuovo anno scolastico. In questo mese viene a visitare l’istituto anche il prefetto di Lecce che promette aiuti. Sembra che tutto vada per il meglio.
LUGLIO 1954 – Si avvicina l’acqua
12 LUGLIO 1954 – L’acqua
15 LUGLIO 1954 – Inaugurazione della casa
1955 – 1956 – 1957
Negli anni Settanta il dottor Calabrese ha voluto che fosse edificata una chiesa da dedicare a Maria, ma ahimè, sorella morte lo ha chiamato prima che la sua opera fosse conclusa. Ha lasciato la propria eredità morale all’unico figlio rimastogli in vita, il professor Alfredo Calabrese, che ancora oggi continua la missione paterna mantenendosi vicino alle suore con dedizione e disponibilità.